La Sonata a violino solo (M.S. 6) di Nicolò Paganini, composta nel periodo lucchese (1805-1809), fa parte di quel nucleo di musiche per violino solo che non ha avuto una particolare attenzione sia da parte degli interpreti sia da parte degli studiosi del grande musicista genovese. Il brano, più volte pubblicato nell'Ottocento soprattutto all'estero anche con titoli diversi ( Duetto per un violino, Duo Merveille, Meraviglia di Paganini ecc.), si articola in due movimenti ( Adagio - Allegro molto) ed è caratterizzato da una scrittura musicale disposta su due pentagrammi per ottenere, anche graficamente, due piani sonori distinti: pizzicato al rigo inferiore, arco a quello superiore. È una pagina breve ma geniale, che contiene tutte le caratteristiche della scrittura paganiniana: cantabilità e virtuosismo strumentale. La presente edizione critica, che è stata condotta sull'autografo conservato presso la Biblioteca Casanatense di Roma e collazionato con le più importanti edizioni ottocentesche e novecentesche, vuole consegnare, sia agli studiosi sia agli interpreti, un testo che riproponga la lezione originale in modo filologicamente attendibile